

Scopra di più da Privacy Chronicles
Letture Libere
Una lista di letture che consiglio per chi volesse scoprire la filosofia libertaria e approfondire temi legati alla privacy. La lista è aggiornata periodicamente!
Una lista di libri e articoli che parlano di filosofia libertaria e privacy che aggiornerò anche nel corso del tempo, divisa per autori e temi.
Ultimo aggiornamento: 15.03.2023
Libri di filosofia libertaria e affini
La libertà dei libertari, Roberta A. Modugno Crocetta
Ho scoperto questo libro casualmente e da poco tempo, ma lo metto per primo perché ritengo faccia un ottimo lavoro nello spiegare in modo sintetico la filosofia politica libertaria, attraverso un’ottima introduzione. La Libertà dei Libertari è un’antologia di Murray N. Rothbard che, dopo una breve introduzione e spiegazione della filosofia di Rothbard, propone cinque saggi dell’autore, tradotti da Roberta A. Modugno Crocetta: Come smantellare il socialismo, Società senza Stato, La fallacia del settore pubblico, Capitalismo contro Statalismo, Protezionismo e distruzione della prosperità.
Anatomy of the State, Murray N. Rothbard
Un libretto incredibile, in cui in sole 60 pagine Rothbard crea una vera e propria anatomia dello Stato, come se fosse un essere vivente (un parassita?). Rothbard spiega in modo semplice i meccanismi con cui uno Stato nasce e preserva se stesso dalle minacce (il pensiero critico). Un saggio unico nel suo genere di cui non si può fare a meno. Indubbiamente vi darà molti spunti di riflessione, soprattutto data l’esperienza degli ultimi due anni.
Disponibile gratuitamente sul sito Mises.org
Ethics of Liberty, Murray N. Rothbard
Ethics of Liberty è filosofia ed etica libertaria in purezza. Un saggio radicale che fornisce al lettore tutti gli strumenti necessari per capire davvero in cosa consiste l’anarco-capitalismo, partendo dalle basi: il giusnaturalismo (l’esistenza di diritti naturali) e la proprietà. Ogni uomo possiede se stesso, la sua mente, e il frutto del suo lavoro. Questo è l’assioma principale da cui si sviluppa tutta la filosofia libertaria di Rothbard. Lo Stato non è altro che un soggetto violento che possiede il monopolio di aggredire la proprietà (e quindi la libertà) delle persone. Libro complesso da leggere ma fondamentale per comprendere la filosofia ANCAP.
La più pericolosa delle superstizioni, Larken Rose
Una riflessione approfondita sulla natura del concetto di Stato, un meccanismo tramite cui persone comuni credono di poter delegare diritti che loro stessi non possiedono e azioni che non riterrebbero giusto fare personalmente - in particolare l'esercizio della violenza (aggressiva) verso altri individui - ad un gruppo ristretto di persone tramite veri e propri rituali simil-religiosi. L'autore analizza brillantemente i meccanismi tramite cui persone generalmente buone e pacifiche nelle loro relazioni personali, educate all'obbedienza all'autorità, siano rese cieche di fronte alla violenza immorale dell'apparato statale e di fatto complici di azioni profondamente malvagie e violente - motivo per cui lo Stato è ritenuto la più pericolosa di tutte le superstizioni, oltre che per le evidenze empiriche di secoli di storia.
Disponibile gratuitamente sul sito del Movimento Libertario.
L'Anarchia quotidiana (o "Everyday Anarchy"), Stefan Molyneux
Un breve manuale introduttivo volto a rivalutare il termine "Anarchia", di solito associato a conseguenze negative come violenza e disordine. L'autore fa notare come l'anarchia, ossia regole condivise senza la mediazione di un'autorità, sia già alla base della maggior parte delle relazioni umane che viviamo quotidianamente. Con approccio filosofico ma fondato su esempi storici e pratici, riesce brillantemente a dimostrare come non ci sia un razionale per cui un'autorità sia invece necessaria in altri ambiti, ma che al contrario questa peggiori sempre la situazione.
Universally Preferable Behaviour: A Rational Proof of Secular Ethics, Stefan Molyneux
Un testo strettamente filosofico e più impegnativo dei precedenti in cui l'autore cerca di stabilire razionalmente se esista un'etica universale. Molyneux si pone come obiettivo quello di definire un comportamento che sia preferibile per chiunque in ogni tempo e in ogni luogo - in particolare il principio di non aggressione - che possa essere definito oggettivamente, razionalmente ed empiricamente e non su presupposti arbitrari come avvenuto finora nella storia dell'umanità (con gli editti religiosi prima e le leggi statali successivamente). Il risultato è una schiacciante demolizione del diritto positivo a favore di quello naturale.
Disponibile gratuitamente qui, in inglese.
The Progressive Era, Murray N. Rothbard
Un libro che Rothbard iniziò a scrivere nel 1970 ma che non riuscì a finire prima della sua morte. Un discreto mattone che però contiene al suo interno la storia della nascita dei movimenti progressisti che tra il 1820 e i primi anni del ‘900 portarono l’America a scegliere il “terzo polo” tra il libero mercato e laissez-faire che caratterizzò tutto il diciottesimo secolo e il marxismo che dilagava in europa alla fine del 1800. Incredibilmente interessante il capitolo sulla nascita del welfare universale di stato, come strumento religioso usato dai protestanti progressisti per creare la società “perfetta”, quello che portò poi al New Deal e alla trasformazione dell’America verso il connubio welfare-warfare.
Atlas Shrugged, Ayn Rand
Non un saggio ma un romanzo. Anzi, no: un saggio sulla natura umana, sulla metafisica e sull’etica sotto forma di romanzo. Secondo me, e anche secondo Rothbard, uno dei migliori libri mai scritti (e più lunghi) al mondo.
Atlas Shrugged racconta di un mondo iper-statalista, in cui lo stato è sempre più presente in ogni settore economico e sociale, nel disperato tentativo di salvare gli Stati Uniti da una crisi senza precedenti, che sembra peggiorare di mese in mese nonostante tutti gli interventi. La storia è vissuta attraverso gli occhi di Dagny Taggart, la giovane vice-presidente di Taggart Transcontinental, società di ferrovie transcontinentali americana. Con l’aumentare della crisi molte personalità dei “Big Business” iniziano a sparire misteriosamente. Allo stesso tempo, tra la gente comune si diffonde un modo di dire rassegnato: “Who is John Galt?”, come a dire: “nessuno sa cosa succede”.
Oltre la storia, che è un thriller avvincente, Atlas Shrugged è un manuale di politica, etica e metafisica. Ogni riga del libro, ogni dialogo, ogni dettaglio della narrazione sono pezzetti che vanno a comporre un enorme puzzle che descrive l’immoralità e la depravazione di qualsiasi forma di collettivismo e statalismo.
È un libro che dà molto fastidio a collettivisti di ogni tipo e che ammalia e fa innamorare libertari e chiunque abbia consapevolezza del valore dell’Uomo come essere intelligente e produttivo, il cui unico scopo è perseguire la propria felicità. È la prova del nove per gli indecisi. In ogni caso, una reazione forte, positiva o negativa che sia, è assicurata.
Bonus track: clicca qui per leggere il discorso di John Galt, il cuore di tutto il libro e del pensiero di Ayn Rand. ‼️ SPOILER ALERT ‼️
The Virtue of Selfishness, Ayn Rand
La virtù dell’egoismo. Ayn Rand ribalta completamente i canoni morali moderni, che vedono l’altruismo (inteso come sacrificio personale a favore del bene comune) come valore morale superiore. Una collezione di articoli pubblicati originariamente nella “Objectivist newsletter” in cui Ayn sviluppa un nuovo significato di egoismo, diverso da quello a cui siamo abituati: la ricerca della propria felicità, senza sacrificare se stessi o il prossimo.
Per Rand questo è l’unico valore morale possibile, poiché un essere umano che non ricerca la propria felicità e il proprio interesse è condannato ad autodistruggersi. L’egoismo randiano si collega all’idea di ricerca della Verità - la propria verità - senza alcun compromesso e soprattutto senza mai mentire a se stessi. Troppe volte ci troviamo a pensare o agire sulla base di presupposti che non condividiamo, mentendo a noi stessi pur di accettare il sacrificio che ciò richiede. Un tema, quello dell’egoismo etico randiano e della ricerca della verità, ricorrente anche in Atlas Shrugged.
For the New Intellectual, Ayn Rand
Un vero e proprio manifesto dei nuovi intellettuali oggettivisti, il primo libro non-fiction di Ayn Rand. È una raccolta di estratti di romanzi di Rand con una corposa introduzione che li lega tra loro.
Il Nuovo Intellettuale è il pensatore pratico e l’imprenditore filosofo. È qualsiasi persona stanca degli standard culturali collettivisti a cui siamo costretti a conformarci; qualsiasi persona disposta a prendersi la responsabilità della propria vita e delle proprie azioni. Dei Nuovi Intellettuali ne ho parlato in modo più approfondito in questo articolo, con alcuni estratti interessanti presi proprio da questo libro.
Objectivism in One Lesson, Andrew Bernstein
L’oggettivismo è una corrente filosofica nata dal pensiero di Ayn Rand. Tutti i suoi scritti, sia romanzi che saggi e articoli, contengono principi e idee che vanno a formare la sua filosofia. L’oggettivismo è un sistema di valori, un’etica per persone libere stanche degli standard culturali collettivisti e falsi a cui siamo costretti a conformarci. Il pensiero di Ayn Rand fornisce tutti gli elementi di etica e metafisica per affrontare il mondo in modo razionale e perseguire l’unico obiettivo possibile della vita umana: la propria felicità.
Secondo Rand l’Uomo è un essere eroico, che ha come unico valore morale la ricerca della propria felicità, la produttività come la più nobile delle attività, e la ragione come sua unica certezza assoluta. Ayn amava l’America dei padri fondatori e i principi espressi nella Dichiarazione d’Indipendenza: Life, Liberty, Pursuit of Happiness. L’oggettivismo ha tutte le carte in regola per essere il fondamento morale (ateo) della filosofia politica libertaria.
The Road to Serfdom, Friedrich Hayek
Nel 1943 Hayek finiva di scrivere Road to Serfdom, un libro che molto lucidamente mette in luce i meccanismi statalisti, anche subdoli, che attraverso la pianificazione e l’ingerenza dello stato nell’economia e nella società, portano inevitabilmente alla nascita di regimi collettivisti totalitari come fascismo e nazismo. Hayek non era un libertario, ma un liberale classico che non condannava in tutto l’esistenza dello Stato.
Nonostante questo, è chiaro anche nella sua visione che l’abbandono dell’individualismo e del libero mercato genera mostri. Particolarmente interessante la parte in cui parla della percezione di sicurezza economica da parte delle persone e il modo in cui questa viene utilizzata dai pianificatori centrali per creare una spirale che porta le persone stesse a chiedere sempre più controllo e pianificazione.
Democracy: the God that failed, Hans-Herman Hoppe
Premessa: non ho ancora finito di leggerlo. Lo metto comunque perché Hoppe è un campione libertario, allievo di Rothbard e per molti versi ancora più radicale. In questo saggio incredibile mette in discussione - partendo da dati empirici e dimostrabili - la bontà dei sistemi democratici a cui siamo tanto affezionati.
La democrazia, sostiene Hoppe, non solo è il sistema di governance meno efficiente della storia umana, ma è anche il più pericoloso per la libertà delle persone. Secondo lui, i sistemi monarchici sono migliori sotto diversi punti di vista, seppur comunque non perfetti (il male minore). Nelle sue parole: la democrazia è una forma lieve di comunismo. La soluzione che Hoppe propone per riparare le storture della democrazia è secessione, decentralizzazione del potere e completa libertà negoziale tra le persone. Una soluzione che sicuramente piacerà a molti Bitcoiner e che in verità è l’assioma della filosofia libertaria: il passaggio dallo statalismo totalitario all’anarco-capitalismo non può che essere attraverso la secessione e la libertà di autodeterminazione dei popoli e degli individui.
Articoli
Concepts of the Role of Intellectuals In Social Change Toward Laissez Faire, Murray Rothbard
Nations by Consent, Murray Rothbard
Argumentation Ethics, Hans-Hermann Hoppe
The private production of defense, Hans-Hermann Hoppe
The Idea of a Private Law Society, Hans-Hermann Hoppe
Mises on Secession, Hans-Hermann Hoppe
Natural Elites, Intellectuals, and the State, Hans-Hermann Hoppe
European Unification as the New Frontier of Collectivism, Carlo Lottieri
Mises on Fascism, Democracy, and Other Questions, Ralph Raico
Letture che parlano di privacy e sorveglianza
Permanent Record, Edward Snowden
Autobiografia di Edward Snowden, l’ex sistemista NSA che nel 2013 ha mostrato al mondo la realtà della sorveglianza di massa degli Stati Uniti e dei paesi dei c.d. 5 Eyes. Una vera spy-story che racconta la vita e le vicende di Snowden fino al momento del furto dei documenti top secret, la fuga via dagli Stati Uniti e infine la diffusione dei documenti, grazie al supporto di alcuni giornalisti (Glenn Greenwald, Laura Poitras, Barton Gellman, Ewen MacAskill). Molto interessante anche il documentario girato da Laura Poitras, chiamato Citizenfour.
Weapons of Math Destruction, Cathy ‘O Neil
Un libro scritto da una matematica che ha lavorato per molto tempo nel mondo della finanza e degli algoritmi. Spiega in modo semplice e discorsivo di come il nostro mondo sia plasmato da algoritmi e processi decisionali automatizzati spesso ignoti e nascosti, in ogni settore: economia, scuola, lavoro, advertising, e così via. Il titolo dice tutto ciò che c’è da sapere sul contenuto esplosivo di questo libro.
Il Capitalismo della sorveglianza, Shoshana Zuboff
Un libro molto corposo scritto dalla sociologa Shoshana Zuboff, la quale spiega con un approccio quasi scientifico la nascita ed evoluzione di un fenomeno conosciuto oggi come “capitalismo della sorveglianza”. Non è un libro di facile lettura in quanto pieno zeppo di contenuti e ragionamenti dell’autrice, che però vale la pena leggere anche soltanto per conoscere la storia di Google e i meccanismi parassitari su cui si basa il nuovo modo di fare “business” di queste aziende.
Nota: non sono d’accordo con la definizione “Capitalismo” della sorveglianza. Credo che questo fenomeno, reale, non abbia assolutamente nulla a che fare con il capitalismo. Per chi volesse, lo spiego in questo articolo (Capitalismo di sorveglianza? Non scherziamo.)
Letture Libere
Buon riassunto...
Noam Chomsky - "Anarcho-capitalism"
https://m.youtube.com/watch?v=5rDC5Vy8Nto
Ottimo lavoro! Aggiungerei "La più pericolosa delle superstizioni" di Larken Rose e per un punto di vista più filosofico qualcosa di Molyneux (e.g. "Everyday Anarchy" o "Universal Preferable Behavior")