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Perchè la politica non parla di privacy

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Perchè la politica non parla di privacy

E quando lo fa, è per svilire e ostracizzare un diritto umano universale. Ma perché?

Matte Galt
16 ott 2021
∙ Pagato
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Perchè la politica non parla di privacy

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Alla politica non piace parlare di privacy. E quando succede, è per sminuire il tema e cercare a tutti i costi di convincere più persone possibili che la privacy è un vezzo di pochi “fissati” e un ostacolo all’innovazione, all'efficienza della PA, o alla sicurezza pubblica.

Come scrivevo in questo articolo: Che significa privacy?, una buona definizione è quella della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né ad una lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto di essere tutelato dalla legge da tali interferenze o lesioni.

Era il 1948, e il mondo era appena uscito dalla seconda guerra mondiale e dal terrore nazista. I sopravvissuti sapevano che era fondamentale inserire tra i diritti umani universali quello del rispetto della vita privata, qualcosa che evidentemente né il regime fascista, né quello nazista…

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