Questo è il numero #45 di Privacy Chronicles, la newsletter che ti spiega l’Era dell’Informazione e come sopravvivere: sorveglianza di massa, algoritmi, privacy e sicurezza dei dati, crypto-anarchia e molto altro.
Nelle Cronache della settimana:
L’IRS non si accontenta
Quando compri un’auto nuova, considera anche la privacy
Meno di due settimane alla Privacy Week 2023!
L’IRS non si accontenta
Non devono essere sembrati sufficienti gli 87.000 nuovi dipendenti che l’agenzia fiscale statunitense conta di assumere nel corso dei prossimi anni, dato che hanno annunciato di voler ricorrere a strumenti d’intelligenza artificiale per stringere la morsa sull’evasione fiscale.
L’agenzia dice che agli algoritmi di machine learning saranno dati in pasto quei casi troppo complessi per l’essere umano, nella speranza di cavare qualche ragno dal buco:
“[…] to target the wealthiest Americans and tackle the kinds of cases that had become too complex and cumbersome for the beleaguered agency to handle.
The agency’s new funding is supposed to help the I.R.S. raise more federal revenue by cracking down on tax cheats and others who use sophisticated accounting maneuvers to avoid paying what they owe.”
La soluzione sembra a portata di mano: se è troppo complicato, usiamo l’intelligenza artificiale. Forse però i predatori dell’IRS non sanno che gli algoritmi sono fallibili e spesso danno vita ad elevati tassi d’errore. O magari fanno finta di non saperlo.
Il problema però è grave: se i casi sono talmente complessi da non essere intelligibili da menti umane, chi sarà in grado di verificare che l’intelligenza artificiale non abbia commesso errori? Quale avvocato potrà mai difendere i suoi clienti dalle oscure illazioni di un algoritmo troppo complesso da comprendere? Quale giudice potrà mai decidere nel merito?
Poco importa, d’altronde quando si tratta di fisco siamo tutti colpevoli fino a prova contraria. L’algoritmo t’incastra, l’impiegato IRS ti porta via la casa. O ti spara. O magari entrambe.
Quando compri un’auto nuova, considera anche la privacy
Lo sappiamo. Le auto nuove sono computer con le ruote: wi-fi, bluetooth, sistemi operativi che si aggiornano in automatico, sensori di ogni tipo, assistenti vocali e così via. Un incubo per la privacy.
E se non lo sai, ti consiglio di leggere questo articolo sul funzionamento delle nuove auto intelligenti e il futuro distopico che ci aspetta.
Sarebbe quindi buona abitudine quando acquistiamo un’auto nuova, valutare anche il modo in cui trattano i nostri dati (e quali dati) oltre al motore e agli optional.
Non è facile: dovremmo leggere decine di lunghe privacy policy scritte in legalese e valutare con attenzione le possibili conseguenze — spesso non immediate.
Fortunatamente, i ricercatori di Mozilla ci danno una mano.
Col loro progetto “Privacy Not Included” hanno recensito diversi produttori automobilistici per valutare chi fosse il peggiore in termini di privacy. La cattiva notizia è che quasi tutti i marchi sono messi abbastanza male (anche se ne mancano diversi). Secondo Mozilla più dell’84% delle automobili acquisiscono e vendono dati a terzi; circa il 56% invece li condividono anche con agenzie governative.
Tra i meno peggio (ma pur sempre messi male) in quanto a privacy, spiccano Renault, Dacia e BMW. Agli ultimi due posti Nissan e Tesla — ma per quest’ultima c’era da aspettarselo.
La privacy policy Nissan afferma addirittura che l’auto può acquisire e inferire dati di ogni tipo sul guidatore su chi sale in macchina, comprese preferenze e abitudini sessuali! I dati vengono poi rivenduti a broker di vario tipo e finiscono così nel vortice infinito dell’advertising e della profilazione. Fidati, meglio fare sesso nel caro e vecchio letto. A meno che tu non abbia Alexa in camera…
Meno di due settimane alla Privacy Week 2023!
Manca pochissimo al festival dell’anno per appassionati di privacy e tecnologia!
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Come già anticipato la maggior parte degli eventi saranno trasmessi in streaming su www.privacyweek.it, ma ci sono alcuni momenti d’incontro dal vivo con ingresso libero (previa registrazione sul sito):
Giovedì 28 settembre, dalle ore 20:30 presso Phyd, Via Tortona 31, (Milano) in cui si terrà la Privacy Night con Diego Passoni di Radio Deejay
Venerdì 29 settembre, dalle ore 14: presso 21 House of Stories, Via Enrico Nöe 24, Città Studi (Milano) in cui si terrà l’intervista a Max Schrems e anche Bitcoin Beach, un workshop dal vivo per imparare a usare Bitcoin nel tuo esercizio commerciale (o per fare acquisti), a cura di Milano Trustless
Weekly memes
Weekly quote
“Wikipedia is the best thing ever. Anyone in the world can write anything they want about any subject. So you know you are getting the best possible information.”
Michael Scott
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